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L’idratazione del Runner

Se vi è capitato di leggere qualche articolo di riviste specializzate o post sui blog più frequentati dai runners incalliti, avrete sicuramente letto che l’idratazione è una delle componenti fondamentali per chi deve affrontare gare di media lunga distanza. Una buona idratazione aiuta i muscoli a contrarsi meglio ed evitare casi di crampi o situazioni peggiori.

Noi Spanky Runners siamo soliti idratarci con tutto, fuorché con l’acqua. Cerchiamo sempre di adattarci al contesto locale, di sfruttare le “risorse” del luogo prima di affrontare una gara. Merano offriva a noi podisti dalla gola secca l’opportunità di idratare i nostro muscoli con della buona birra, rigorosamente FORST.

Per chi non lo sapesse, questa birra prende il nome dall’azienda che venne fondata nel 1857 a Forst dai meranesi Johann Wallnöfer e Franz Tappeiner. Forst è una località che oggi, col nome di Forst-Foresta è una frazione di Lagundo (Algund), ma all’epoca era frazione di Marlengo, Marling, si trova al termine della superstrada Bolzano-Merano.

Ecco quindi che correre la Halbmarathon Meran-Algund assume quasi dei contorni birrologici, quei 21 km corsi tra Merano e Lagundo, località dove nasce la birra e a cui possiamo dire di avere preso parte appurandone la qualità e la bontà. Forse Wallnöfer e Tappeiner erano runners…

Se l’idratazione quindi ha il suo perché sulla capacità muscolare dei podisti, il risultato ottenuto dal gruppo nella trasferta meranese ha confermato la validità di tutte le teorie esistenti sull’argomento.

Come accaduto nella trasferta a Berlino, del gruppo fondatore solo Pelo ed il sottoscritto hanno preso parte alla Mezza di Merano. Stavolta però accompagnati dal Cischio, al secolo Francesco, che esordiva sulla distanza ed in assoluto in una gara ufficiale. Oltre ad essere un runner con le migliori intenzioni, Cischio è anche un ottimo bevitore di Weiss: suo il merito dell’idratazione pre e post gara. L’identikit perfetto di uno Spanky Runner.

Seppur il tracciato non fosse proibitivo, la pioggia incessante e alcuni tratti in salita hanno reso la gara abbastanza impegnativa. Entrambi venivamo dalla trasferta di Berlino: il Capitano dopo la prestazione sottotono cercava riscatto, mentre io mi gongolavo per il personal best ottenuto. Cischio ovviamente era l’outsider del gruppo.

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Siamo partiti abbastanza forte, per mettere un po’ di fieno in cascina, come si dice in gergo. I primi 5 km erano tutti su percorso cittadino, poi si usciva verso Lagundo percorrendo il tracciato due volte. Abbiamo tenuto un buon passo, tra i 4.50 e i 5.00, passando i 10km sotto i 49 minuti. Sarà stato merito dell’idratazione a base di Weiss, ma per i successivi 5 km riusciamo a stare insieme ed a mantenere il ritmo accettabile, non andando oltre i 5.15-5.20. Dopo il 16° km però iniziano i primi segni di cedimento. La mia gamba sinistra quasi si blocca, riesco a fatica a mantenere la corsa, Pelo prende il largo (grazie anche alla bomba di carboidrati presa dopo l’ultimo rifornimento), mentre cerco di non mollare nella speranza che la gamba tenga. Mi trascino per un paio di km e finalmente il dolore si attenuta. Mi attacco al peacemaler dell’ora e 45 che nel frattempo mi aveva raggiunto: lo perdo solo negli ultimi 900 metri, tagliando il traguardo in 1h 45’ 45’’. Personal Best.

Il Capitano, che ha il cedimento al 19° km, quando una fitta alla parte destra del costato gli rende difficile l’arrivo, taglia il traguardo in 1h 45’05’’. Sempre a trascinare il gruppo.

Cischio invece chiude la sua prima mezza in 1h 49’45’’. Grazie all’ idratazione a base di Weiss.

GRAZIE FORST

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Riccardo Quaglia

Runner per caso. Spanky Runner convinto.

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